( Di CatReporter79)
L’incontro (la contaminazione?) con il movimentismo ha determinato uno slittamento delle sinistre, specialmente di matrice marxista, verso obiettivi e valori percepiti come lontani e distanti dalla classe lavoratrice e dal “proletariato” reali.
L’assegnazione di un ruolo apicale a tematiche come il femminismo, il migrazionismo, il terzomondismo, l’animalismo, l’anti-specismo e l’ecologismo e la conseguente relegazione delle battaglie storiche sul lavoro e i diritti sociali a un velleitarismo ideologico anacronistico e inattuabile, hanno in buona sostanza fatto sentire solo e senza più tutela il loro elettorato tradizionale.
Operai, precari, cassintegrati, disoccupati, cittadini in emergenza abitativa, delle periferie, ecc, si spostano così, in Italia come nel resto del mondo occidentale, verso le destre radicali, sociali e identitarie, maggiormente collegate, almeno nel loro abito propagandistico, alle esigenze dei ceti “autoctoni” in difficoltà.