Riconoscendo l’errore di aver invaso l’Afghanistan e ritirando le truppe, Michail Gorbačëv perse, sì, la guerra e la credibilità davanti al regime collaborazionista del PDPA , ma sull’altro piatto della bilancia ottenne vantaggi ben più importanti e pesanti.
-risolse il problema dell’emorragia di uomini (oltre 1 milione), mezzi e denaro derivata dal conflitto (a tal proposito non andrà dimenticata la questione, spinosissima, del mancato o inefficace reinserimento dei reduci, spesso respinti dalla società)
-rilanciò la credibilità internazionale dell’URSS
-fece diminuire la diffidenza dei paesi vicini e del Terzo Mondo, ma più in generale della comunità mondiale, verso Mosca
Un passo non troppo difficile per l’uomo della perestrojka, se si considera che non era stato lui ad iniziare la guerra ma Leonid Brežnev.
Non è quindi irrazionale ipotizzare che un successore di Putin farà altrettanto con l’Ucraina, qualora il confronto militare con Kiev dovesse protrarsi a lungo, impantanando i russi come 40 anni fa.