Farsi fotografare a bordo di un treno senza mascherina e seduto su un posto non utilizzabile mette Salvini al centro dell’attenzione mediatica (media tradizionali e new media), ma si tratta di una visibilità negativa, che alla lunga ne sta appannando l’immagine.
Spin doctor non professionisti ma soggetti provenienti dall’internet marketing, i suoi consulenti ragionano infatti in termini “quantitativi”, ma “vendere” un politico non è come vendere un sapone o far alzare le quotazioni di un sito. Serve una conoscenza approfondita della politica e della comunicazione politica in senso stretto, background che uno “smanettone” o un copywriter non hanno e non possono avere.
Escamotage come questo rischiano inoltre di mettere in cattiva luce il leader del Carroccio proprio tra i suoi sostenitori, essendo le destre (almeno una loro parte) storicamente intransigenti rispetto alle regole.
Un copione già visto con Silvio Berlusconi (pur abilissimo comunicatore) che con le sue boutade riusciva, sì, a dirottare l’attenzione a seconda delle esigenze del momento ma con contraccolpi dannosi sulla sua immagine e sulla sua libertà di manovra.
Per concludere, prima di gridare al genio servirebbe una riflessone molto più attenta.
Nota: Negli Stati Uniti d’America, patria dello spin doctoring e della consulenza politica più ingenerale (benché le prime testimonianze storiche in questo senso risalgano all’antica Roma), la strategia e la comunicazione di un leader sono affidate ad esperti in comunicazione politica, storia politica, sociologia, psicologia, scienza politica, ecc. Mai e per nessuno motivo a social media manager, web strategist e informatici, semplicemente perché non è il loro campo d’azione. Lo “smanettone” metterà del suo, ma solo per ottimizzare scelte strategiche imposte da altri.