Come previsto e prevedibile, lo scemare del Coronavirus in Italia ha imposto ai nostri organi di informazione un cambio di strategia, per restare ancorati al business determinato dall’emergenza.
Oltre a cercare sensazione facendo leva sulle ipotesi di una seconda, catastrofica, ondata (smenta da quasi tutti gli esperti), vengono infatti segnalati balzi di contagi e nuovi “lockdown” relativi all’estero (che in realtà non ci sono e non si sono verificati, come nel caso di Seul) senza tuttavia spiegare, nel titolo o nell’occhiello o nel catenaccio, che non si tratta del nostro Paese.
Più il virus si allontanerà, più la nostra informazione diventerà nervosa e temeraria, raschiando il barile della paura e dell’ansia in un pericolosissimo gioco al rialzo. Un’emergenza più dell’emergenza, alla quale dovremmo prepararci e saper rispondere.