
I tre arrestati per la tragedia della funivia non sono speculatori di borsa, capitani d’industria o stregoni della finanza deviata, ma un modesto imprenditore* e due suoi dipendenti che hanno cercato il sistema più irresponsabile e stupido per evitare un’ulteriore chiusura, dopo quelle imposte (per altri motivi) negli ultimi mesi.
Attaccare, come si sta facendo da più parti, il capitalismo e il “profitto” (concetto di per sé vago e usato spesso in modo ambiguo) per quanto successo a Stresa-Mottarone, è quindi una semplificazione, una forzatura ideologica.
Il più grande disastro in tempo di pace a memoria d’uomo, quello di Černobyl’, avvenne d’altro canto in un Paese socialista, non in un Paese capitalista, e fu determinato anche da meccanismi peculiari del sistema sovietico (in piena Guerra Fredda, il test che causò l’incidente serviva a verificare la capacità della centrale in caso di emergenza, come ad esempio una guerra con gli USA).
Il capitalismo può, insomma, causare dei problemi, ma non tutti i problemi sono causati dal capitalismo.
*l’impianto è della Regione (o del Comune di Stresa, non è chiaro) ma dato in gestione alla famiglia di Luigi Nerini dagli anni ’50