Se vorrà risultare credibile, efficace e intellettualmente onesta, la critica a certe derive censorie del “politically correct” non potrà essere settorializzata. Non possiamo, insomma, protestare per il “labor limae” su “Via col Vento” o per la modifica del nome di un cioccolatino e poi scandalizzarci per l’icona dell’app “Immuni” che mostra una donna con il figlioletto in braccio.
Tantomeno sarà accettabile e razionale invocare la mannaia iconoclasta (già di per sé discutibile e anti-storica) su Montanelli e poi girarsi dall’altra parte nel caso di un Pasolini.
Come sempre, il buon senso sarà l’unica bussola per orientarsi, non solo tra le scienze storiche (che non sono democratiche, parafrasando un noto virologo).