Perché Beppe Grillo si ostina a parlar bene della Mafia ma commette un autogol. La comunicazione politica e le sue “no fly zone”.

Esistono, nella comunicazione politica, alcune “no fly zone”, argomentazioni e tesi da non toccare ed esporre, pena la condanna, unanime, e la marginalizzazione. Una di queste, è il tentativo di ridimensionamento della barbarie mafiosa.

Con la sua ultima boutade su Cosa Nostra (la prima volta sostenne che l’organizzazione non avesse mai sciolto nessuno nell’acido), il comico genovese ha commesso due errori, ugualmente macroscopici e deleteri, uno storico e l’altro, appunto, strategico-comunicativo.

Nel primo caso, perché la Mafia perse la sua quota residua di morale molto prima di incontrare la finanza, nel secondo perché ha violato questa zona d’interdizione, nel tentativo, ingenuo e scomposto, di accarezzare il ventre dell’elettorato antimondialista (quindi ostile alle lobby economico-finanziarie) e di un ipotetico retroterra culturale siciliano vicino alla Piovra (stava parlando nell’isola). Unico risultato, la condanna trasversale della politica, dei media e della società civile.

Una nuova Caporetto, dunque, dopo quel “siamo oltre Hitler” (altra “no fly zone”) che contribuì a portargli via tre milioni di voti alle scorse Europee

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Appunti di storia: Titanic

102 anni fa, il mondo assisteva al naufragio del RMS Titanic. L’uomo pagava la sua tracotanza (Hybris) con la vendetta (Némesis) della natura e degli elementi. Qualche divulgatore ha voluto collocare la fine della Belle Époque in quella notte di aprile, ma si tratta soltanto di un’affascinante suggestione.L’aristocrazia britannica subì e subisce tuttora un linciaggio mediatico (i nobiluomini furono accusati di aver sacrificato le vite dei passeggeri di Terza Classe per mettere in salvo le proprie) che, tuttavia, non ha nessuna ragion d’essere alla luce dei contributi documentali. Benché avesse subito il maggior numero di perdite (536), la Terza Classe registrò infatti anche il maggior numero di supersiti rispetto alla Prima ed alla Seconda (710).Al contrario, furono moltissimi i membri dell’aristocrazia che si sacrificarono per lasciare i loro posti a donne (all’epoca considerate ancora “sesso debole”) e bambini. Per la morale di allora, infatti, salvarsi equivaleva ad un atto di codardia (i superstiti giapponesi furono per questo accolti come vigliacchi, al loro ritorno in patria).

La novità del vecchio, la presunzione del nuovo non nuovo

Nota peculiare delle forze politiche “nuove”, è l’ostensione odiosa, boriosa, insipiente e puerile dell’alterità e della superiorità morale. Dato che nulla si genera dal nulla, soprattutto in politica, questi soggetti sono quasi sempre il prodotto di rimescolamenti, aggregazioni, convergenze di e tra altre forze, quelle tradizionali, quelle vecchie, quelle “sporche”, sotto altre vesti ed insegne. Ciò che viene spacciato come verginità morale e politica. è in realtà la truffa di un “lavaggio” fatto con l’acqua avanzata dalle pulizie della volta precedente.