
L’ormai innegabile processo di avvicinamento*, politico, ideologico e culturale, della sinistra di governo, non solo italiana, alle élites sistemiche, potrebbe concludersi con un esito analogo (ma a parti invertite) a quello che vide democratici e repubblicani americani “scambiarsi i ruoli”, nella prima metà del secolo XX.
Le destre potrebbero cioè diventare il punto di riferimento, i depositari e i difensori delle istanze sociali mentre le sinistre rimarrebbero (questa l’unica differenza con lo scenario d’oltreoceano) in prima fila nella difesa dei diritti civili. In tal caso dovremmo tuttavia domandarci se, come e quanto la promozione e la tutela dei diritti civili sarebbe compatibile con gli interessi e la mentalità dei blocchi elitari, vecchi e nuovi.
Una situazione complessa, che nella variabile più estrema, paradossale e inattesa porterebbe le sinistre, sul lungo periodo, ad una torsione completa, a 360 gradi.
*processo nato e sviluppatosi con la moderatizzazione seguita al declino e poi al crollo del Comunismo, per ragioni di convenienza strategica e a causa della contrapposizione con le destre populiste