Con Rubin “Hurricane” Carter se ne va un ottimo interprete della Noble Art ma, prima di tutto, uno straordinario testimone della lunga (e mai conclusa) battaglia per la democrazia e l’accettazione. Monzon e Benvenuti gli avrebbero chiuso le porte verso la corona, mentre la polizia gli aprì quelle di un carcere federale, ma nessuno ha potuto togliergli il coraggio, la dignità e l’alloro tra i giusti. RIP, Champ. Thanks, Bob.
Buon viaggio campione…
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