Il discorso di Michail Gorbačëv davanti al Soviet Supremo in occasione del 70esimo anniversario della Rivoluzione d’Ottobre (7 novembre 1987) deluse in parte i molti che, specialmente al di là della cortina, si aspettavano un altro 1956, l’emersione di linee dirompenti e straordinarie.
Forse proprio perché memore della sorte toccata a Chruščëv, Gorbačëv difese infatti le sue riforme ma restò ad esempio fermo nella critica a Trockij ed al trotskismo, esaltò il primato del partito mentre di Stalin denunciò, sì, i crimini, ma ne elogiò i programmi economici, di riorganizzazione dello Stato e la sua condotta durante la II Guerra Mondiale.
Un vero elemento di novità arrivò tuttavia dalla riabilitazione, giuridica o politica, di alcune vittime illustri delle “purghe” staliniane (1936-1938), tra le quali gli ex ministri e collaboratori di Lenin Viktor Michajlovič Černov e Arkady Pavlovich Rosengolts, l’ex Commissario per gli Affari Interni Aleksej Ivanovič Rykov e, soprattutto, Nikolaj Ivanovič Bucharin, Segretario generale del Comitato esecutivo dell’Internazionale Comunista dal 1926 al 1929, editore capo della Pravda dal 1918 al 1929 e tra le figure più influenti e importanti della prima storia sovietica.
Occorre tuttavia precisare come secondo molti analisti e osservatori la riabilitazione di Bucharin, sostenitore di Stalin in campo politico ma contrario, sulla scia delle indicazioni dell’ultimo Lenin, alle ricette economiche del dittatore georgiano (in particolare la rapida industrializzazione e la collettivizzazione forzata), fosse in realtà funzionale alla nuova dirgenza gorbacioviana per legittimare sé stessa e la Perestrojka.
Nota: il processo di riabilitazione di Bucharin era già iniziato nel 1956, per poi arenarsi. Sostenuto in primis, almeno per un certo periodo, dalla vedova e dal figlio, nel 1962 aveva portato alla caduta delle accuse di terrorismo e spionaggio, ovvero quelle che gli erano costate la condanna a morte. Ripreso nel 1985 con l’arrivo di Gorbačëv al Kremlino, ebbe un impulso decisivo in quel 1987 per poi concludersi un anno dopo.