L’ex Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, è sceso in campo per il fratello in South Carolina.
Questo, un estratto del discorso:
“Io so che le campagne elettorali sono stressanti e pesanti, ma è così che deve essere. Perchè essere presidenti è molto più duro che fare una campagna elettorale. E’ un periodo molto duro, e ci rendiamo conto che gli americani siano arrabbiati e frustrati. Ma non abbiamo bisogno di eleggere qualcuno allo Studio Ovale che sia lo specchio e che infiammi la nostra rabbia e la nostra frustrazione. Abbiamo bisogno di qualcuno che sia in grado di risolvere i problemi che causano la vostra rabbia e la vostra frustrazione. E questa persona è Jeb Bush”
Imperniato sulla frustrazione, sul pessimismo e sulla rabbia che affliggono il Paese, l’intervento, diretto contro il populismo trumpiano, ricorda molto da vicino la retorica utilizzata da Ronald Reagan nella sfida a Jimmy Carter del 1980. Tuttavia, l’origine di buona parte degli attuali problemi statunitensi proprio nell’ottennato di Bush jr, lo rende poco credibile e potenzialmente dannoso per la causa del governatore della Florida.