Uno degli ostacoli che impediscono all’Italia di seguire una politica estera realmente autonoma, di tutelare appieno il proprio interesse specifico e nazionale, è il complesso derivante dal cliché secondo cui saremmo un Paese che “cambia bandiera” , opportunista, che non rispetta gli accordi e le alleanze (peraltro si tratta di un falso storico, dal momento in cui nelle due guerre mondiali furono Austria e Germania a venir meno ai patti).
Questo ci porta a un’adesione spesso ottusa e autolesionistica agli indirizzi dei nostri partner e alleati odierni, siano la NATO, la UE o gli USA, per dimostrare di essere affidabili, di essere “cambiati”. Gli esempi non mancano, anche in tempi recenti.