
Quando i media sottolineano con enfasi che la Russia ha colpito una base nemica a pochi km dal confine polacco, quando parlano di attacco alle porte dell’Europa e della NATO, quando un giornale come Repubblica scrive: “Ucraina, attacco a Ovest. Mosca porta la guerra al confine della Nato”, lo scopo è alzare il livello della tensione (per motivi politici o di marketing), sottoponendo l’opinione pubblica ad una pressione sempre maggiore, facendola addirittura pensare al rischio di una Terza Guerra Mondiale, all’olocausto termonucleare.
Si parte cioè da una notizia vera, e in questo caso di per sé poco rilevante (in guerra è logico e normale attaccare le basi nemiche, indipendentemente dalle loro coordinate), ma se ne altera, con destrezza, la forma. Un esempio di “mal-informazione”, purtroppo sperimentato nei due anni di pandemia-sindemia.