Tra i motivi alla base del successo della politica proiettiva matteiana, la differenza tra il passato coloniale italiano e quello delle altre potenze europee ed occidentali.
I Paesi arabi e terzomondisti, produttori e possessori di petrolio e gas, erano infatti più inclini a dialogare con Roma anziché con Parigi o Londra, colpevoli di una plurisecolare e brutale dominazione ai loro danni.
Accanto all’emergenza legata al fanatismo religioso, i fatti di Parigi di questi giorni e di gennaio hanno senza dubbio evidenziato anche un problema di coabitazione tra i figli degli ex oppressi e degli ex oppressori (la maggior parte degli attentatori sono francesi di origine maghrebina), problema che l’Italia non ha o che ha in modo meno dirompente.
Anche per questo, il nostro Paese potrebbe (forse) trovarsi meno esposto alla rappresaglia del fondamentalismo terrorista.