L’insistenza con la quale le autorità britanniche sembrano “sponsorizzare” la pista terroristica per l’attentato all’ Airbus A321 della russa Metrojet e l’offerta di una collaborazione nelle indagini fatta dall’FBI ad una Mosca stranamente avara di accuse all’Ovest, potrebbero suggerire, all’osservatore meno ingenuo, l’ipotesi di un “casus belli” costruito da Attori (la Russia* e l’Occidente, appunto) tradizionalmente divisi e rivali ma oggi impegnati nella causa comune contro il fondamentalismo.
Sebbene, infatti, le elaborazioni più radicali dell’Islam abbiano sempre teso a combattere e a sabotare le democrazie atlantiche (per questo furono spesso finanziate e sostenute da Mosca) anche il Kremlino si trova, oggi, a dover affrontare un certo rischio derivato dal fondamentalismo nelle sue regioni a prevalenza musulmana e nello “stato cliente” siriano-assadiano.
*A questo proposito è utile ricordare i sospetti sugli attentati ceceni dei primi anni 2000 e le indagini a riguardo di Anna Politkovskaja e Boris Nemcov, poi assassinati in circostanze misteriose.
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