I “denazificatori” in incognito: lo strano caso di SouthLoneStar

Nel marzo 2017 ci fu su internet una vera e propria offensiva contro una donna musulmana fotografata su ponte di Westminster subito dopo l’attentato e fatta passare dagli “hater” come indifferente alla tragedia (secondo i testimoni presenti sul posto era invece terrorizzata e in più al momento dello scatto stava telefonando ai familiari per rassicurarli).

La “shitstorm” era partita da un utente Twitter, all’apparenza un texano con il nickname SouthLoneStar*. Sospeso dal social da lì a poco, il suo account era invece riconducibile, come poi si sarebbe scoperto, all’IRA (Internet Research Agency, Агентство интернет-исследований ), la grande “troll factory” russa di Evgenij Prigožin, stretto collaboratore nonché amico intimo di Vladimir Putin.

Seguito da circa 5mila persone, SouthLoneStar aveva pubblicato oltre 4mila post di contenuto islamofobo, violento e a sostegno di Donald Trump e della BREXIT.

Il caso di questo profilo fasullo dimostra e conferma non solo le interferenze russe nella politica occidentale ma anche l’allineamento strategico del Kremlino alle destre più radicali o comunque nazionaliste e sovraniste.

*Lone star, ovvero la “stella solitaria”, è uno dei nomi della bandiera del Texas. La parola “south” stava invece a ribadire l’appartenenza del fantomatico texano ai valori del Sud

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