
Prima linea del fronte nella crisi sanitaria, il cittadino comune è sempre meno disposto a sostenere restrizioni, rigide e innaturali, che ne compromettono e inquinano la vita, da un punto di vista sociale, psicologico ed economico. Oggi che abbiamo a disposizione i vaccini (e molti), il decisore dovrà pertanto fare ciò che è in suo potere per far uscire l’Italia dall’emergenza; la palla è nelle sue mani. Il rischio, prossimo all’orizzonte, è il collasso del Paese, con tutte le conseguenze, drammatiche, del caso.