“La promessa del vaccino contro Covid-19 a dicembre è un’illusione politica”; così titolava “Wired” (testata non nuova ad un certo sensazionaismo sul Covid) il 27 ottobre 2020.
Era più o meno dello stesso avviso il Prof. Roberto Burioni, che sempre a ottobre liquidava come prese in giro le ipotesi, fatte da Conte, sull’arrivo del vaccino entro fine anno.
Chi conosce la geoplitica, perché l’ha studiata e/o perché lavora nel settore o con il settore (Burioni è un medico e l’autore dell’articolo sopracitato è un laureato in Fisica), sapeva e sa invece che se capi di governo, di Stato e importanti istituzioni occidentali si spingono a fare dichiarazioni di questo genere è per il fatto che hanno avuto luce verde dalle case farmaceutiche e dai servizi di sicurezza dei loro paesi e di quelli dei loro alleati.E’ infatti di queste ore la notizia che il via libera alle vaccinazioni per l’Europa è stato fissato al 27 dicembre.
Negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Russia, in Cina e in altri paesi si vaccina già.
Due esempi quelli menzonati, purtroppo tra i tanti, della maldestra comunicazione (a tutti i livelli) in questi mesi, una vera emergenza nell’emergenza. A parziale “discolpa” del Prof. Burioni va comunque detto che si è dimostrato capace di autocritica, molto più di altri.