Covid e comunicazione: peggiori di mafiosi e criminali

Se al mafioso, al camorrista, al terrorista ed allo stesso criminale “comune” possiamo concedere il benefico di una riflessione razionale che metta da parte l’emotività della rabbia, considerando le condizioni di disagio da cui spesso provengono e l’indottrinamento che spesso subiscono fin dai primi anni di vita, chi invece specula su una situazione come quella che siamo vivendo, veicolando una comunicazione allarmistica, ansiogena e scorretta per trarre vantaggio (giornalisti, politici, medici, scienziati, divulgatori, opinionisti, ecc), non solo non avrà alcuna scusante ma risulta e ci appare ancor più spregevole e abietto.

Predatori, nell’accezione peggiore del termine, che vanno a caccia dell’altrui paura e dell’altrui insicurezza non già per sopravvivere ma per arricchirsi, per seguire le sirene di un Ego tossico e intossicato, per avanzare socialmente e professionalmente.

La Storia non potrà che emettere una sentenza di condanna contro costoro, durissima e senza possibilità di appello.

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...