I problemi che attanagliano la Grecia vanno al di là dei numeri del suo debito ma riposano nella stessa struttura economica del Paese e nella sua cultura sociale più diffusa e profonda.
La mole di dipendenti pubblici, la massiccia presenza dello Stato nei maggiori apparati produttivi e le enormi sacche di spreco e privilegio a vantaggio (anche) del restante segmento privato, fanno di Atene un paradosso unico nel suo genere, quello di uno Stato privo di una reale economia di mercato tuttavia inserito nella zona Euro e nei circuiti del capitalismo mondiale e continentale.
Benché discusse e discutibili, nella forma come nella sostanza, le riforme sono dunque necessarie come unica terapia d’urto per far uscire il Paese dall’eterno empasse nel quale è avvoltolato; senza di esse, infatti, nessuna ristrutturazione del debito (peraltro giù attuata) e nessuna concessione risulterebbero decisive, sul lungo periodo, lasciando nuovamente esposti i creditori.
Perchè il referendum?
Si sta discutendo sulla motivazione che abbia spinto il giovane ledaer di Syriza a indire un referendum (del costo di 60 milioni) contro un piano da 8 miliardi per accettarne, una settimana dopo, uno ben più severo, di 12, “tradendo” in questo modo il mandato popolare e disperdendo il capitale di fiducia e credibilità conquistato dopo l’affermazione dell’ OXI. E’ verosimile che Tsipras e il suo ex ministro delle finanze abbiano sopravvalutato il potere contrattuale ( e di ricatto) di Atene confidando che, timorosi di un effetto domino o di un apparentamento greco con Mosca e Pechino, Bruxelles e Francoforte avrebbero accettato qualsiasi condizione per scongiurare il Grexit.
Constatata la determinazione della maggior parte dei paesi della moneta unica a fare a meno di Atene (che contribuisce al budget europeo per un modesto 2%), la governance ellenica si è forse spaventata, accettando così , “obtorto collo”, le proposte degli interlocutori per evitare la catastrofe.
La mia analisi… https://liberodifareilfuturo.wordpress.com/2015/07/13/lausterity-vince-ancora/