Perché le “barriere” di Ceuta e Melilla non rappresentano la soluzione all’esodo dall’Africa.

ceuta-and-melilla_mainstory1Ceuta e Melilla sono due colonie spagnole in terra marocchina, tra le ultime testimonianze, con l’arcipelago di Chafarinas, dell’espansionismo madrileno nel Continente Nero.

Questi territori sono aspramente rivendicati dal Marocco*, Paese arabo-musulmano ed africano a differenza della Spagna, paese cristiano-cattolico e membro UE.

Per questo, e per contenere un’emigrazione già attiva ben prima dei sommovimenti degli ultimi anni, il governo spagnolo dispose la costruzione delle due barriere, che altro non sono che frontiere e organismi doganali. Se ne dedurrà quindi tutta la debolezza di ogni accostamento tra la situazione delle cittadelle e il Mediterraneo; non solo è impossibile la realizzazione di confini fisici sulle acque ma i due scenari si presentano come diametralmente opposti, inconciliabili ed antitetici, per ragioni storiche, diplomatiche e politiche .

*Nel 2003 vi fu tra i due stati anche un breve scontro armato anche per il possesso dell’isolotto di Persil-Leila.

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