
Per le presidenziali ucraine del 2004 (poi perse dopo aver cercato di manomettere il voto), Viktor Janukovyč elaborò insieme ad un gruppo di consulenti russi una serie di strategie che avevano lo scopo di:
-alimentare le tensioni tra la componente ucraina e quella russa
-alimentare le tensioni tra ucraini e polacchi
-alimentare le tensioni tra le chiese ucraine
-rafforzare i movimenti separatisti nel sud-est del Paese
-dipingere il rivale moderato Viktor Juščenko e i sui alleati come filo-americani, nazionalisti, nazisti, violenti
L’ultimo passaggio, in particolare, destruttura il mito che vuole l’Ucraina dominata dall’estrema destra, dai “nazisti”. Come vediamo, si è trattato di un messaggio studiato ad arte riprendendo un “must” delle scuole propagandistiche d’impronta socialista e facendo leva sul carico emotivo del 1941-1945.*
*propaganda “agitativa”, tecnica della “proiezione” o “analogia” (associare il bersaglio ad un’immagine negativa e respingente)