
Mandando in Ucraina i volontari siriani (e africani), Vladimir Putin non cerca solo di porre rimedio ad una carenza di uomini che comincia a farsi sentire, ma fa probabilmente anche una mossa comunicativa e propagandistica (PsyOps) in linea con la fisionomia di questa guerra “ibrida” e con la politica russa degli ultimi anni.
Il capo del Kremlino ci sta infatti dicendo: “Attenzione, perché quelli non sono come voi e come noi, non sono europei. Sono tagliagole, sono selvaggi, sono musulmani e sono capaci di tutto. E io ve li porto in casa”.
Una strategia di pressione come le minacce nucleari e di guerra, dirette o indirette, rivolte all’Occidente e all’esterno.