Il refrain che vuole l’Occidente diviso e le sanzioni e i boicottaggi inutili, poco utili o controproducenti, è spesso confezionato o rilanciato dalle sponde del Kremlino oltreconfine (giornalisti, blogger, influencer, opinionisti, ecc). Una forma di propaganda “agitativa” ben nota già ai tempi della Guerra Fredda, non a caso poi vinta dalle democrazie atlantiche e non da Mosca. L’esistenza di divisioni e contraddizioni è fisiologica, ma facciamo attenzione ai canali che veicolano certe notizie e certi concetti.