
Qualche giorno fa, una ragazza africana è stata fatta scendere in malo modo da un treno regionale (il sottoscritto ha assistito alla scena) perché priva di GP e mascherina FFP2 (dispositivi la cui efficacia è a tutt’oggi dubbia e oggetto di discussione).
Benché i paragoni con vicende come quella di Rosa Parks possano sembrare azzardati, e in parte lo sono, un lavoro di scavo razionale e coraggioso ci rivelerà tuttavia alcune similitudini, drammatiche e inquietanti, tra l’apartheid e lo scenario odierno.
In entrambi i casi, individui incolpevoli e incensurati vengono infatti privati dei loro diritti e delle loro libertà, di servizi alla cui realizzazione hanno contribuito e contribuiscono con il loro lavoro e le loro tasse. Andare oltre la polarizzazione, la pulsione ideologica e l’istinto gregario, ci può aiutare ad avere un quadro più nitido del problema, che è complesso e delicato, nel nostro interesse come in quello altrui.