La sinistra di qualche tempo fa non avrebbe sbeffeggiato i dubbiosi verso i vaccini e la scienza ma ne avrebbe ascoltato le ragioni, anche per capire come convincerli. Oggi, invece, li affronta con aristocratica alterigia, se non in modo apertamente violento ed ostile, confermando una deriva preoccupante (c’erano delle avvisaglie già da qualche anno, segnalate dall’interno come dall’esterno) che la sta snaturando, avvicinandola sempre più ai suoi nemici/avversari storici, alle destre più reazionarie.
Un errore, nella forma come nella sostanza, che le costerà caro, carissimo, quando l’ “emergenza” sarà rientrata. Questo perché le sarà difficile mostrarsi credibile, cercando di riappropriarsi dei suoi temi tradizionali, dell’antico patto di fiducia.
Alla prova dei fatti, il vecchio “pedagogismo” marxista-leninista e della Scuola di Francoforte non aveva solo difetti, ma anche princìpi e obiettivi condivisibili.