Se i vaccini sono supportati anche da evidenze scientifiche, la stessa cosa non si potrà dire dei Green Pass, non per nulla assenti o abbandonati in molti altri paesi (del Primo Mondo compreso). Per questo, accomunare i contrari alla certificazione verde ai “no-vax” ed ai “complottisti” (etichette comunque generiche e fuorvianti), volerli far passare come isterici primitivi, è un errore, una forma di propaganda (“agitativa”) magari efficace però ingannevole e potenzialmente pericolosa. Una “semplificazione” già usata, e dagli stessi canali, ad esempio contro chi manifestava dubbi e perplessità sull’Unione Europea e l’Euro.