
Suggerendo implicitamente (o esplicitamente) che i vaccini sono in grado di spezzare la catena dei contagi, le autorità politico-sanitarie e i loro canali di appoggio dichiarano qualcosa che, in buona sostanza, è falso.
Perché ?
Forse può trattarsi di una bugia “a fin di bene” per convincere il cittadino a vaccinarsi, anche se, sul medio-lungo periodo, si mostrerebbe controproducente.
O forse è un escamotage per rimandare “sine die” la fine dell’emergenza, utilizzando lo spettro dei contagi (contagiato non vuol dire malato, è bene ricordarlo) e i “no-vax, benché sempre meno e sempre più marginalizzati, come capro espiatorio. E se così fosse, sarebbe lecito domandarsi di nuovo: perché? Cui prodest?
Se è ingenuo vedere “complotti” ovunque, lo è ancora di più confidare ciecamente nei governi e nell’establishment, considerare il mondo un “eden” privo di malizie ed ombre.