
Se è vero che molti esercenti sottopagano i loro dipendenti e pretendono troppo da loro, è altrettanto vero che si dovranno evitare ingiuste e pericolose generalizzazioni, specialmente in una fase storica delicata come quella attuale.
Ecco perché non vorremmo che certi sfoghi dell’ultima ora verso questo o quel ristoratore o verso questo o quel barista “sfruttatori” avessero in realtà lo scopo di delegittimare categorie che più di altre hanno fatto sentire la loro voce contro le restrizioni governative (discusse, discutibili e talvolta inutili se non dannose) e contro lo stesso esecutivo.
Di continuare a delegittimare, per meglio dire, se si considerano le offese e gli attacchi di questi mesi a negozianti e piccoli imprenditori, accusati di irresponsabilismo, sovversivismo, egoismo, evasione fiscale, e addirittura fascismo (!), per le loro critiche alla gestione pandemica dei governi Conte II e Draghi.