
Secondo alcuni analisti, certe teorie del complotto, oggettivamente oltre il limite del ridicolo, sarebbero create e diffuse ad arte per delegittimare il pensiero critico, favorendone l’ associazione con cliché grotteschi e respingenti (tecnica della “proiezione” o “analogia”).
Un’ipotesi non irrazionale, come non è irrazionale pensare che anche molti e famosi “sfondoni” grammaticali e linguistici, attribuiti spesso agli utenti che rientrano nel movimento d’opinione vicino ad una certa destra (cosiddetta “populista” e sovranista”*) o scettico verso la narrativa scientifica “mainstream”, siano in realtà costruiti e resi virali con malizia e intenzione dai loro “avversari”.
Ipotesi non irrazionale, si è detto, anche perché si tratterebbe, come ben sappiamo, di qualcosa già visto, nel web e prima del web
*concetti, è bene ricordarlo, di per sé non negativi