
Il medico avrà sempre come priorità la salvaguardia e la tutela della vita umana, dunque è fondamentalmente sbagliato e pretestuoso accusare i càmici del chiusurismo che affligge l’Italia e una parte del mondo in questa fase storica. Sarà invece del politico, del decisore e del pubblico amministratore il compito di andare oltre, mediando con coraggio, competenza, onestà e autorità tra le varie esigenze dello Stato e del popolo, tra i vati aspetti del problema.
Sarà o, per meglio dire, sarebbe. Medici e scienziati non possono farlo né avrebbero gli strumenti per farlo (escludendo gli psichiatri, gli psicologi e i sociologi) .
Per questo, tuttavia, anche loro dovrebbero evitare sconfinamenti in ambiti, delicatissimi, di altrui competenza.