
Murgia non sa o finge di non sapere che i militari vengono impiegati soprattutto nella gestione delle emergenze ma forse ha ragione quando condanna una certa retorica bellicista sul Covid, peraltro non adottata solo da Figliuolo ma da esponenti di governo, scienziati e opinionisti vari ormai da un anno.
Sbaglia invece nel suo giudizio d’insieme, nel suo giudizio “ontologico”, sui militari e le divise. Un anti-militarismo superficiale, infantile e fricchettone tipico di una certa sinistra, almeno verso gli eserciti del mondo occidentale e capitalista (le forze armate e i combattenti di altri paesi suscitano e suscitavano in costoro ben altre reazioni).
Pur pubblicando con case editrici “continentali” e lavorando con l’Italia “continentale”, Murgia è poi, o almeno lo era, un indipendentista sarda, quindi non è da escludere che il suo rigetto per l’uniforme di Figliuolo abbia origine anche da questo sentimento anti-unitario ed anti-nazionale, ormai fuori dal tempo.