Ad oggi non c’è motivo di pensare che l’esplosione mediatica del caso “variante inglese”, a mesi di distanza dal suo esordio ma proprio in concomitanza con l’arrivo dei vaccini, sia qualcosa di più di una coincidenza. Tuttavia, la portata degli interessi in gioco in una crisi di questo genere, la sua complessità, l’influenza dei soggetti coinvolti e il ricorso, da parte dei media e delle istituzioni di tutto il mondo, di formule ambigue quali “nuova normalità”, “parvenza di normalità”, “simulacro di normalità”, del virgolettato per la parola normalità, ecc (tutto ciò riferito alla fase post-Covid), suggeriscono di mantenere sempre e comunque attivo il senso critico. Non si tratta, si faccia attenzione, di “complottismo” (come vorrebbe suggerire una certa propaganda di tipo agitativo) ma di semplice ragionevolezza.