Sebbene non priva di fondamento, la diffusa teoria secondo cui le misure restrittive servirebbero a proteggere il sistema sanitario nazionale dal collasso è minata da un “vulnus” concettuale di fondo, estremamente pericoloso.
L’SSN deve infatti essere sempre in grado di fronteggiare le emergenze e tutelare i cittadini-pazienti, mentre spesso non può farlo perché penalizzato da tagli e ridimensionamenti. Il problema, in Italia come altrove, non è quindi (solo) il virus, ma anche e soprattutto l’irresponsabilità gestionale e morale della classe politica.
La soluzione non potrà passare per una sorta di “non correre altrimenti sudi e ti ammali”, ma dovrà basarsi su un progetto di ben più ampio respiro che obblighi il decisore e gli impedisca di nascondere ancora la polvere sotto il tappeto.