Massacro “Charlie Hebdo”: le parole che aiutano i terroristi.

Il commando di Parigi ha dato prova di un’efficienza militare diabolica e di una volontà distruttiva solida e precisa, lasciando sul campo 12 esseri umani, annientati a sangue freddo.

Chi, adesso, cerca di utilizzare l’ errore (ancora da verificare) della carta di identità “dimenticata” in auto da uno degli assassini o nella ricerca dello stabile per fare ironia su di loro, sceglie, in realtà, un indirizzo strategico ben preciso, cercando di “assolvere” il terrorismo islamico dalla colpa in questione mostrando una presunta incapacità dei killer (“troppo stupidi per essere terroristi”; questo, il messaggio).

Un modus cogitandi pericoloso, miope ed oltraggioso, dal quale è e sarà necessario e doveroso prendere le distanze.

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