
L’ipotesi, invero realistica e razionale, che la Russia abbia usato la missione in nostro aiuto durante la prima ondata pandemica come copertura per un’operazione di spionaggio, non scuoterà magari una certa sinistra storicamente indifferente od ostile all’interesse nazionale perché inteso come frutto maligno di una cultura nazionalista e fascista (!). La destra (putiniana), che ama porsi da sempre come vessillifera del patriottismo, dovrebbe invece riflettere sulla reale natura delle intenzioni russe nei confronti dell’Italia.
Non è poi da escludere che certe minacce di rivelazioni scottanti servano a “richiamare all’ordine” qualcuno tra quei politici, partiti, funzionari, giornalisti, accademici e intellettuali al soldo del Kremlino, pratica peraltro nota e diffusa fin dai tempi degli zar.