
Comunque discusso e senza dubbio discutibile, il tema della “giusta vendetta” contro gli italiani (in realtà anche gli slavi avevano fatto da sponda a Vienna contro i nostri connazionali durante il dominio asburgico, senza contare il terrorismo del TIGR) nasconde quella che fu un’azione imperialistica in piena regola, al pari delle guerre fasciste. Il riferimento è all’annessione dei territori contesi (da secoli) al confine orientale, annessione di cui la forzata e violenta de-italianizzazione è stata un passaggio e un elemento funzionale.
Nota: il primo obiettivo dei titini una volta arrivati in Istria e Trieste fu di sterminare il CLN italiano ed in generale di abbattere tutti gli antifascisti italiani di spicco, proprio per impedire che gli italiani potessero rivendicare quelle terre. Si voleva infatti proporre la falsa, ma funzionale alla propaganda, equazione fra italiano e fascista. Persino il PCI giuliano fu sottoposto ad una purga interna, per eliminare coloro che erano contrari all’annessione alla Jugoslavia.
Nell’immagine: le foibe e gli infoibamenti in un raro opuscolo inglese d’epoca