
Al di là di qualsiasi altra valutazione, soggettiva e personale, su Jeremy Corbyn, sul GP e sull’obbligo vaccinale, l’ex leader laburista dà prova di un’autonomia di pensiero e di azione che in molte altre sinistre occidentali (compresa quella italiana, che lo ha celebrato come un’icona ) sembra mancare del tutto, ripiegate su un’ortodossia securitaria spesso più vicina alla superstizione (e/o a motivi di interesse) che alla scienza.
Si noti come alcuni medium mainstream lo abbiano già accusato (lui e chi ne condivide la linea) di connivenza con l’ultradestra e i no-vax, secondo un copione tipico della propaganda (propaganda “agitativa”, “proiezione” o “analogia”, delegittimare il bersaglio associandolo a cliché respingenti).