L’anniversario del primo “lockdown” (il più rigido a memoria d’uomo), l’avvicinarsi di quello dei “camion di Bergamo” (episodio che sarà certamente approfondito in futuro) e il superamento della soglia psicologica dei centomila morti (anche i criteri di conteggio dei decessi saranno oggetto di indagini e approfondimenti) arrivano a dare manforte alla narrazione “mainstream”, da dicembre imperniata solo su tema “varianti” ormai a rischio usura.
L’impressione, nonostante la forza immaginifica e propagandistica di questi escamotage, è che all’ “ultimo miglio” sia arrivato un certo storytelling , sempre più a corto di risorse potenziali, capacità persuasiva e credibilità.