C’è qualcosa di beffardo nel destino di una certa sinistra, quella “intellettuale”, del cinema d’essai e dei circoli letterari, che ha sempre guardato con disprezzo e snobismo all’intrattenimento leggero e ai reality e adesso si trova in un governo che ha come sua eminenza grigia un ex concorrente del Grande Fratello, una ex star trash delle tv berlusconiane.