Si sta osservando, nella comunicazione della sinistra, un “salto di qualità” durante questa fase di emergenza legata al Covid-19. Terminologie semplici, concetti di facile assimilazione, uso della propaganda “agitativa” basata sul ricorso alla paura (per indurre il cittadino ad attenersi alle norme del DCPM e delegittimare l’avversario), ritmo martellante, coesione. Stilemi tipici della destra, che in questo senso sta invece apparendo in affanno.
Non è da escludere che una simile “metamorfosi” sia un fenomeno temporaneo, legato all’eccezionalità del momento e/o alla coabitazione con il M5S (abilissimo nella propaganda e nella comunicazione), ma in caso contrario potrebbe cambiare qualcosa nella politica italiana.
In buona sostanza, la sinistra sta parlando al “grass”, all’uomo della strada. Una cosa che non le è mai riuscita bene (almeno in Italia) a causa delle sue sovrastrutture ideologiche.