Orlando: perché è necessario parlare di “omosessuali” uccisi e non di “esseri umani” uccisi

13450063_10209726637466663_4843701952725951679_n

Dopo i tragici fatti di Orlando, sono in molti, nei social network come tra la stampa, a domandare non si parli più di “omosessuali” uccisi ma di “esseri umani” uccisi. Benché ispirata dalle migliori intenzioni, la richiesta prende tuttavia le mosse da un (pericoloso) errore di fondo, ossia da una lettura viziata della diversità, laddove la diversità cessa di essere ciò che è, una ricchezza e una nota distintiva naturale, per trasformarsi in un “vulnus”, secondo una traiettoria logica non dissimile, nella sostanza, da quella del pensiero omofobo.

I 50 di Orlando sono stati massacrati in quanto omosessuali, non in quanto appartenenti alla razza umana “sic et simpliciter”; preciso e definito era lo scopo del raid, come preciso e definito è il pregiudizio che anima e motiva l’odio verso la comunità LGBT. Un elemento da non dimenticare e da sottoporre al vaglio dell’analisi consapevole, sempre ed in ogni caso, se si vorrà comprendere e contrastare il fenomeno omofobo e l’intolleranza nel suo significato più ampio.

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...