Perché il PD non si spacca, perché Landini non fonda un partito. Come e perché è cambiato il “signor Rossi”.

scissione pdLa mancata concretizzazione di un progetto scissorio nella minoranza PD, nonostante le tensioni e le incompatibilità con il segretario, rappresenta una cartina di tornasole per la lettura dei mutamenti, profondi e forse irreversibili, che stanno interessando il Paese, la sua sociologia politica e la fisionomia del suo elettorato.

A frenare la “dissidenza” anti-renziana, all’interno del partito come al suo esterno (Landini), è la consapevolezza dell’irrilevanza, in caso di uscita e-o fondazione di nuovi soggetti e sigle; l’elettore italiano, dopo anni di parcellizzazione delle proposte e di cronica instabilità governativa, si sta infatti sempre più avvicinando al modello bipolare, considerato più solido ed affidabile, rigettando di conseguenza suggerimenti ad esso alternativi o non complementari.

A fare il resto, le soglie sbarramento, penalizzanti in special modo le velleità di elementi quali il leader della FIOM.

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