Berlusconi e i lager nazisti. Quando l’astuzia non paga più.

Con la sua ultima “boutade” sui tedeschi e i campi di sterminio nazisti, Silvio Berlusconi era consapevole di scatenare una reazione brusca e rumorosa da parte della Germania. In questo modo, l’ex Cavaliere pensava di riuscire a catalizzare, ancora una volta, il consenso e la solidarietà del cittadino-elettore medio, particolarmente ostile a Berlino per il suo appoggio alle politiche di “austerity” francofortiane. Non una gaffe, quindi, non una figuraccia, ma una strategia, ben precisa e mirata.

L’ingranaggio, tuttavia, si è ormai interrotto, e l’ “everyman” (uomo della strada) sembra aver trovato altri antidoti alla “peste rossa”

 

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