La critica ai “gilet arancioni”, ed oggi ai militanti di centro-destra a Roma, per il mancato rispetto delle misure anti-Coronavirus, dovrebbe estendersi anche a chi sta protestando per i fatti di Minneapolis, dal momento in cui il contagio non conosce frontiere.
Allo stesso modo andrebbero stigmatizzati i saccheggi, i furti e le violenze di questi giorni negli USA (looting), atti criminali in piena regola che nulla hanno da spartire con l’anti-razzismo ma al contrario ne danneggiano e compromettono la lotta.
Limitarsi a puntare il dito contro Trump, invertendo le logiche della causa e dell’effetto, e giustificare certe pratiche con la motivazione (soggettiva) della “giusta causa”, è un approccio ideologico, pericoloso e lontano dalla ragione e dal buonsenso.
Una sorta di euristica che non aiuta a capire vicende oltremodo complesse e delicate, ma aggiunge soltanto rumore a rumore.